I formaggi camuni sotto i riflettori con “Fiormaggi”
Martedì 21 ottobre al ristorante Giardino di Breno una qualificata giuria assaggerà i formaggi prodotti dalle aziende agricole locali che hanno partecipato al sesto concorso “Fiormaggi” ideato e organizzato da Loretta Tabarini di PromAzioni 360, per valorizzare la zootecnia e i formaggi di malga camuni: in Valle Camonica infatti, ad assaggiare i formaggi locali, arrivano chef, critici gastronomici, esperti di biodiversità e nomi conosciuti a livello nazionale nel campo della ristorazione, che possono così conoscere la Valle Camonica e la sua biodiversità, portandola in nuove ricette e nuovi piatti in grado di valorizzare e promuovere i prodotti camuni. Da anni infatti è stato scoperto che il latte d'alpeggio ha un valore nutrizionale più elevato ed un maggiore contenuto di composti in grado di conferire aromi diversi, rispetto al latte fornito dagli allevamenti stanziali. Inoltre, scegliere un formaggio d'alpeggio è anche un modo per aiutare l'ambiente e valorizzare un territorio come quello camuno caratterizzato da una fitta rete di malghe e alpeggi, e da un paniere di formaggi unici che nel sapore racchiudono la biodiversità e la concentrazione di fiori ed erbe spontanee che la caratterizza. Di prestigio la giura composta da Barbero Silvio' Vicepresidente Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e fondatore con Pietrini di Slow Food, Valentina Bergamin Perito Agrario e vincitrice, nel 2019, del concorso di Miglior assaggiatore d’Italia, l'esperto in pianificazione e gestione risorse naturali Dario Furlanetto, il Giornalista e critico enogastronomico- Guida dell’Espresso Aurelio Marco Ghisalberti, la chef Alessandra Ingenetti, il Giornalista e Critico Enogastronomico Claudio Porchia, Giulio Signorelli uno dei più fini conoscitori di formaggi a livello internazionale, Luciano Tona chef stella Michelin e autore di diversi libri e Maria Vasquez Direttrice della Rivista Professione Casaro. Martedì gli assaggi e giovedì sera la cena di gala durante la quale i formaggi verranno presentati al pubblico e abbinati ai viini del territorio. I formaggi camuni, potranno così essere inseriti in cene e buffet al di fuori del territorio valligiano, grazie ad una rete tra produttori, trasformatori, utilizzatori e consumatori.
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