Rallentamenti per il comprensorio Colere - Lizzola
Avrebbero dovuto iniziare ad aprile di quest’anno, i lavori per il nuovo, grande, comprensorio sciistico Colere-Lizzola. Ma i tempi sembrano non essere ancora maturi, tra finanziamenti ancora da raccogliere e documenti da presentare. Il progetto, curato da Rsi srl (che già gestisce gli impianti di Colere), prevede il collegamento delle due stazioni tramite la realizzazione di un tunnel di 450 metri attraverso il Pizzo di Petto. Cinquanta chilometri totali di piste, settanta milioni di euro di costi: venti sono stati messi a disposizione dal privato, gli altri, cinquanta, dovrebbero arrivare da risorse pubbliche. I primi dieci milioni, potrebbero essere messi a disposizione tramite un bando del ministero del Turismo. In realtà, pare ci siano già ritardi burocratici. Pietro Orrù sindaco di Vilminore, ha confermato che nel suo Comune non è stato ancora presentato nulla, mentre a Colere, è stata presentata la richiesta di estensione del project financing lo scorso novembre: il sindaco Gabriele Bettineschi ha spiegato di essere al lavoro per la valutazione economico-finanziaria, prima della conferma definitiva. I tempi, però, non sono precisati. A Valbondione il sindaco si è sempre dichiarato favorevole all'opera. Anche in Regione, la conferma è arrivata dai consiglieri regionali Jacopo Scandella e Michele Schiavi, non è arrivato ancora nulla di concreto riguardo al progetto. Nei mesi scorsi, l'opinione pubblica si era divisa sulla effettiva utilità del nuovo comprensorio, oltre che sui suoi costi elevati e l'impatto ambientale. Espressa contrarietà da parte di Orobievive, Cai Valle di Sclve e Bergamo e Europa Verde È stata organizzata anche una petizione online, oltre ad un incontro a Bergamo.
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