Organizzava viaggi con documenti falsi
Dopo una lunga e complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, avviata dalla locale Squadra Mobile in sinergia con i poliziotti dell'Ufficio di Polizia di Frontiera dello scalo di Orio al Serio che nei mesi scorsi aveva portato all'arresto di sei persone, tutte di nazionalità eritrea, intente ad imbarcarsi presso lo scalo bergamasco esibendo documenti falsi apparentemente prodotti in Europa, si procedeva all'arresto di un 47enne di nazionalità eritrea, residente a Milano, da circa venti anni in Italia in possesso di titolo di soggiorno per protezione sussidiaria, gravato da diversi precedenti per reati contro il patrimonio e per reati di falso. L'uomo è accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e concorso nella produzione di documenti falsi validi per l'espatrio. Le indagini permettevano di accertare che le prenotazioni dei biglietti venivano sempre effettuate dal medesimo soggetto, utilizzando la stessa casella di posta elettronica e la stessa carta di credito. Nove risulterebbero essere le persone che, con documentazione falsa, una volta entrati in Italia clandestinamente da Lampedusa, spesso pochi giorni prima dei fatti, hanno lasciato o tentato di lasciare il territorio nazionale con destinazione verso il Nord Europa. Il 47enne è stato fermato all'imbarco della frontiera aerea di Milano-Malpensa, mentre era diretto ad Istanbul e trasferito in carcere a Bergamo. Effettuato anche il sequestro preventivo del veicolo utilizzato dal trafficante per accompagnare i migranti. La perquisizione presso l'abitazione ha consentito il rinvenimento del materiale documentale indiziante e le carte di credito utilizzata per le transazioni.
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